Il dizionario dice che “a crepapelle” significa smodatamente, a più non posso. Insomma, nel senso di quasi da scoppiare.

 

Chiaro. Rende l’idea di quanto e fino a che punto si possa arrivare a ridere: e se si immagina inoltre la pelle che si lacera allora la visione è completa. Con lo Yoga della risata la modalità “a crepapelle” è sempre attiva. Soprattutto si ci arriva con facilità.

 

E ci si arriva anche rapidamente per via dell’effetto contagioso che la risata innesca. Il ridere senza motivo tipico dello Yoga della risata prende avvio da una scelta, ossia dalla consapevolezza che il corpo non distingue la risata forzata e quella spontanea. La conseguenza è che la cascata di benefici che si ottengono è la medesima: un benessere psico-fisico ottenuto divertendosi. Con risate a crepapelle, appunto.

 

Chi ha partecipato ad almeno una sessione di Yoga della risata sa quanto si ride. E quanto le risate siano quelle del divertimento genuino e spontaneo dei bambini. Perché sono le risate della giocosità, amplificate dalla condivisione del momento di gioia che si sta vivendo. Divertendosi ognuno dei presenti irradia la sua felicità incondizionata coinvolgendo gli altri in un vortice crescente di risate a crepapelle.

 

Il movimento crea l’emozione. Guarda questo video per renderti conto di cosa sia praticare lo Yoga della risata.

 

 

Cosa stavo dicendo delle risate a crepapelle?

 

Hahahahahahahaha!

 

Non servono tanti discorsi, vero?