Ho scritto una Lettera al Presidente della Repubblica!

Sì, andava fatto. Per amore della civiltà!

Mi piace ridere. Sono un professionista della risata.

Sono un filosofo che conosce il detto antico “Se sei saggio, ridi“!

Ma sono anche molto serio quando si tratta del bene del mio paese. E quando mi accorgo che certe situazioni non riguardano solo l’Italia, ma anche tanti altri paesi.

Un cosa è essere tristi, altra è essere seri. E proprio perché aver appreso l’arte del coraggio di ridere mi ha arricchito di nuova e serena serietà, ho pensato di scrivere una lettera al Presidente della Repubblica.

Gli ho scritto da cittadino italiano cosciente che la gravità della situazione in Italia non è data dalle manovre finanziarie, bensì da una ben più insopportabile  crisi di civiltà. Sì, l’Italia è trafitta da incivili silenzi. Da decenni. Davvero a poco servono le molte parole con cui si cerca ancora  quotidianamente di stordire i cittadini con vecchi ritornelli.

Mi piace ridere. Oltre ad essere la porta spalancata sul buonumore, la risata ha proprietà terapeutiche e preventive riconosciute ormai scientificamente. Ridere fa buon sangue. Fa bene al cuore. Ridere scaccia i pensieri, ma non impedisce di vedere la serietà della situazione di inciviltà finanziaria in cui versa l’Italia.

Sono un filosofo che crede con Giacomo Leopardi che “chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo“. Ne sono persuaso: perseguo questa strada e la propongo agli altri, consapevole del bene che la risata arreca alle persone, senza limiti di età. Padroni del mondo per renderlo un poco migliore, per quel che siamo capaci di fare nel diffondere ovunque il senso del bene comune.

Ho scritto una lettera al Presidente della Repubblica chiedendogli che siano date ai cittadini delle risposte.

Che sia detta la verità al popolo italiano.

Che sia affermata chiara la sua sovranità.

Adesso!

 Puoi scaricare qui il testo della Lettera.

Lettera al Presidente della Repubblica.