Sì, possiamo davvero smetterla di lamentarci. Non cediamo più a questa tentazione.

Ti ricordi quel che capitò a Jim Morrison? Racconta che un giorno si lamentava perché non aveva le scarpe nuove come tutti gli altri ragazzi, poi si girò e vide uno che non aveva i piedi.

Passano i giorni e perseveriamo a recitare la parte delle vittime di un oscuro complotto contro di noi. E ciascuno ha la propria lista di carnefici anche se spesso è scontata. I soliti noti. Ci sono i colpevoli di sempre e quelli freschi dell’ultimo telegiornale.

Difficile trovare chi non abbia almento una storia triste da raccontare. Anzi averne una tosta pare motivo di fregio per richiamare attenzione e restare nella nostra credenza che c’è sempre qualcosa che va storto. A darci noie e preoccupazioni. Senza sconti né pietà.

Ma andiamo, non siamo dei privilegiati! Chi non ha avuto qualche delusione? Chi non è incappato in momentacci o passato qualche situazione dolorosa? Finiamola di lamentarci e di tormentare il prossimo con i nostri malanni e cambiamo prospettiva.

Il punto davanti a ciò che ci accade è: e io cosa intendo fare al riguardo? Sì, mettiamoci in testa molto semplicemente che quel che conta non è quel accade, ma quello che tu, io, noi, facciamo al riguardo.

E se è così, quel che io trovo sia utile e costruttivo fare è ripartire da me. Mi ripeto che tutto dipende da me e così, anziché incolpare chicchessia, comincio a scegliere nuove strategie.

La prima è convincermi che è necessario che cambi qualcosa in me. Oggi stesso.

Oggi mi ripeterò che tutto dipende da me. Lo farò e basta.

Inizierò a operare in me il cambiamento che voglio vedere negli altri e nel mondo. Partirò da qualcosa di semplice. Come sorridere più spesso alla vita, accorgendomi finalmente che i motivi non mancano.

Anzi, perché non ridere? Non sappiamo forse già che chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo?

Diamoci dentro allora con questo coraggio! Senti qualche resistenza “mentale”? È normale, ma non è niente. Non badarci.

Fallo e basta.

Ricorda che tutto dipende da te. Anche ridere.

 

Scarica qui l’Introduzione e il Primo capitolo del mio libro “Tutto dipende da te”.

È una lettera encliclica.

Del Papa… supremo!

Buona lettura.

 

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