Italiani, ridete!
Italiani, ridete!
Sì, cari concittadini, ridete e questo vi eviterà un sacco di noie. Con grande sollievo per il vostro fegato e, certamente, anche cura gradita a coronarie e dintorni.
So bene che tutto ci incalza verso la tristezza e la rabbia. Un’orchestra suona per noi ogni giorno le note dello sconforto. Ad arte. Senza pietà ci vengono urlate le notizie di ciò che non va. Non c’è settore che si salvi!
Ebbene, io dico a me stesso: Mauro, ridi! Italiani, amici, ridiamo! Delle notizie appunto. Ridiamo delle continue inquietudini quotidiane alimentate via etere o via cavo. O delle preoccupazioni stampate su carta inchiostrata quasi sempre di nero.
Ridiamo delle paure istillate in vari dosaggi, affinché il capo sia chino e la mente troppo turbata per vedere l’inganno. Per vedere qualcosa di diverso dal buio del pessimismo. E impedire ai più di scegliere di non credere a tutto ciò che ci viene raccontato.
Su, Italiani, animo. Ridiamo! Che la mamma abbia fatto gli gnocchi o ci propini solo verdura… diciamo ridendo che qui nessuno è fesso e se decidiamo per il buon umore non per questo siamo ciechi. C’è chi aspetta di essere felice per ridere. Sembrerebbe buon senso, se non fosse che rischia di invecchiare in una triste attesa e perdersi buone occasioni di serenità. O quanto meno di tregua al logorio e ai fastidi della quotidianità.
Presto saremo chiamati a votare. Cari concittadini, votiamo per la risata. Quella del cuore. Quella di un’umanità semplice e schietta che non si burla di nessuno, ma che ha tanta voglia di giocare. Giocare alla bellezza della vita. Votiamo per la risata della giocosità infantile, quella che nessun partito mette in programma perché è con serietà delle bugie che si governa meglio il popolo bue.
Sì, Italiani, è tempo di tornare a sbandierare la risata che racconta la voglia di vivere di noi tutti in questo Paese meraviglioso dove le persone, il loro cuore, il loro impegno e la loro creatività contano – per Bacco – più del Prodotto Interno Lordo. Alla faccia dei sondaggi di tutti i sapientoni della politica e in barba all’ISTAT. Ridiamo di gusto e annunciamo la nostra voglia di novità. Innanzitutto, quella dentro di noi. Quella che davvero fa la differenza.
Ridiamo proprio perché tutto sembra dipingere scenari di crisi.
Ridiamo di noi, delle nostre paure e delle ansie che ci inquietano.
Ridiamo, Italiani, e innalziamoci sovrani del nostro buon umore incondizionato che niente e nessuno ci potrà impedire.
Perché essere felici è una scelta. Basta solo farla.
Italiani, scegliamo di ridere.
Perché siamo vivi.
Cosa dite, non vi pare un buon motivo?
Ti raggiunga ovunque tu sia il mio abbraccio di luce.
Mauro Turrini