F.A.Q. – Domande frequenti. E risposte.

 

1. Yoga della risata va bene per tutti?

Sì, non c’è limite di età e lo possono fare tutti. Lo spirito è quello del divertimento e della giocosità.

 

2. Ci sono controindicazioni?

Ridere è un fatto naturale, perlopiù espressione di gioia. Ridere fa bene sempre, anche se ci sono situazioni in cui è meglio avere un qualche riguardo, come spiegato nel Disclaimer. Prima di praticare Yoga della risata sentano il parere medico le persone che soffrono di emorroidi sanguinanti, ipertensione arteriosa, ogni tipo di ernia, forti dolori alla schiena, tosse persistente, incontinenza urinaria, gravi disturbi psichiatrici, ogni malattia con sintomi acuti, epilessia, problemi cardiaci, interventi chirurgici subiti negli ultimi tre mesi.

 

3. Non sarebbe meglio ridere spontaneamente?

La risata spontanea prodotta dalle varie forme di umorismo va sempre ben accolta. Nel corso di una giornata tuttavia le risate spontanee sono di solito rare e per ottenere i benefici indicati sono invece necessari 15-20 minuti al giorno. Con lo Yoga della risata questo è possibile.

 

4. Non è imbarazzante ridere senza motivo?

Un certo imbarazzo all’inizio è possibile ed esso è dovuto ad alcune credenze educative inibitorie nei confronti della risata di pancia, ossia quella detta “sguaiata”.

Il nostro lato razionale può faticare inizialmente a concederci di divertirci come bambini, ma presto quest’ostacolo viene superato.

 

5. È vero che la risata è terapeutica?

Affermativo. Sono ormai numerosi gli studi scientifici della gelotologia, ossia la scienza medica che studia la risata terapeutica, che attestano che ridere apporta numerosi vantaggi nella cura di molte malattie.

 

6. Qual è il principale beneficio dello Yoga della risata?

Il primo beneficio, che è alla base di molti altri, è la migliore ossigenazione ottenuta tanto dalle risate quanto dalle respirazioni yogiche in cui si cura particolarmente l’espirazione. Con questa infatti, in un tempo quasi doppio dell’inspirazione, si svuotano i polmoni dall’anidride carbonica stagnante e ci si dispone ad una più abbondante immissione di ossigeno nelle cellule.

 

7. Come faccio a ridere anche quando sono giù di morale?

Scegliendo di farlo. Bisogna ricordare semplicemente che portando il corpo a ridere la mente lo segue. È la teoria del movimento che crea l’emozione. Se sono triste e mi sforzo di sorridere, il corpo porta il cervello su altri circuiti neuronali … e mi sento meglio. Inoltre la risata forzata, meglio detta “scelta”, diventa presto spontanea. Ridendo in gruppo infatti, attraverso gli esercizi e la strategia della sollecitazione visiva propri dello Yoga della risata, si giunge rapidamente al divertimento. Per sua natura il riso è contagioso.

 

8. Si può ridere senza motivo anche da soli, senza trovarsi in un gruppo?

Certamente. E divertendosi molto, peraltro. Nei corsi tenuti dai Leader o nelle sessioni del Club della risata si indicano esercizi e tecniche per praticare lo Yoga della risata da soli. La presentazione più completa al riguardo la si ha però dal Teacher nel Training di Certificazione.

 

9. Possono praticare Yoga della risata anche gli anziani nelle Case di riposo?

Senz’altro! E lo possono fare anche coloro che sono costretti sulle sedie a rotelle.

Anzi lo Yoga della risata è proprio il metodo migliore per permettere di ridere, ottenendo così tutti i conseguenti benefici a livello psico-fisico, anche a quegli anziani che non sono più in grado di farlo attraverso le battute umoristiche, quando la loro capacità di comprensione intellettiva è diminuita.