Storia dello Yoga della risata
Aver poco più di vent’anni ed essere già conosciuto in quasi cento paesi al mondo!
Yoga della risata è uscito presto dall’India, dove è nato, e sta percorrendo rapidamente le strade del pianeta, diffondendo il suo spirito di fratellanza e offrendo giovamento alla salute di tante persone.
Erano le 7 del mattino del 13 marzo 1995 quando il dr Madan Kataria, sua moglie Madhuri e tre amici iniziarono a trovarsi nel parco vicino a casa, a Bombay, per… ridere. A turno si raccontavano barzellette e ridevano: il loro divertimento fu tale da attirare altre persone fino ad essere un bel gruppo nel giro di pochi giorni.
Era vero dunque quel che il dr. Kataria aveva letto circa i benefici della risata. Lui e i suoi compagni di risate infatti sentirono presto dei miglioramenti nella loro giornata: stavano bene e qualcosa era cambiato nella loro vita.
Sembrava però che tutto dovesse finire quando a capo di due settimane la scorta di barzellette era finita e le battute umoristiche di dubbio gusto non producevano unanime divertimento. Poteva essere il capolinea di una bella esperienza che si arenava per mancanza di materia prima, ossia l’umorismo.
Ma fu proprio la voglia di continuare a ridere e a star bene che spinse il dr. Madan Kataria a non desistere dal suo obiettivo di fare della risata una risorsa di benessere. Ritornando sulle sue letture e sulle sue ricerche si imbatté nel principio scientifico che avrebbe fondato lo Yoga della risata: il corpo non è in grado di distinguere la risata spontanea da quella indotta o simulata. Gli effetti positivi prodotti sono i medesimi, la “chimica della felicità” è la stessa. Verità fondamentale che apriva le porte al ridere senza motivo.
Il collaudo fu sorprendente già il mattino successivo: dopo un minuto di risata forzata lo scetticismo iniziale era vinto dall’evidenza.
La risata stimolata aveva presto lasciato il posto alla risata spontanea, che per contagio aveva coinvolto tutti i presenti per dieci minuti. Quel giorno nacque il Laughter Yoga o Yoga della risata. Indubbiamente un’idea originale e, senza esagerare, rivoluzionaria.
Ci sono almeno tre nomi che meritano di essere ricordati per il grande contributo dato alla risata terapeutica, il cui studio si chiama gelotologia. Il padre di questa recente disciplina scientifica è considerato il dr. William Fry, lo psichiatra californiano che già negli anni ’60 del secolo scorso scoprì gli interessanti effetti fisiologici della risata.
Testimone in prima persona dei benefici della risata fu lo scrittore Norman Cousins, che uscì da una terribile malattia proprio grazie al riso. La sua vicenda raccontata poi nel libro “Anatomia di una malattia” ispirò diverse ricerche, in primo luogo quelle nel campo della PNI (psico-neuroimmunologia) condotte dal dr. Lee Berk e dalla sua équipe.
Il più noto di tutti i paladini della risata terapeutica resta probabilmente il dr. Patch Adams. L’idea dei medici clown rappresentò un nuovo modo di concepire la cura della malattia: il divertimento e le risate arrivarono salutari nelle corsie degli ospedali di tutto il mondo.
Lo Yoga della risata del dr. Madan Kataria rappresenta però qualcosa di nuovo. Perfino inaspettato. Ridere a partire dal corpo libera la risata dalla dipendenza dall’umorismo. Ridere senza ragione accentua l’importanza della giocosità e del movimento che crea l’emozione. Gli esercizi e le tecniche sviluppate dallo Yoga della risata offrono a tutti la possibilità di disporre di un metodo dalla notevole efficacia terapeutica e preventiva.
Yoga della risata è una bandiera di pace per una fratellanza universale.